Cava 1535 – L’ingresso di Carlo V
Ottava Edizione
1535 rivive: il corteo che rinnova i nostri diritti

“Lo Imperatore de la Cava”
Spettacolo vivace che rievoca Carlo V, intrecciando storia cavese, musica rinascimentale, costumi sfarzosi, humor popolare, emozione condivisa, tra antichi fuochi.Vieni a scoprire
La rievocazione del Corteo di Carlo V celebra il passaggio dell’Imperatore a Cava de’ Tirreni nel 1535, quando confermò con un diploma i privilegi che garantivano autonomia e prosperità alla città. Far rivivere quel momento significa rinsaldare l’identità collettiva, rendere omaggio alle radici civiche e trasmettere alle nuove generazioni l’orgoglio di una comunità capace di difendere i propri diritti. È insieme festa popolare, lezione di storia a cielo aperto e invito a riscoprire il patrimonio culturale locale.

IL PROGRAMMA
SABATO 24 MAGGIO 2025
Convegno “___________”
ORE 19:00 – Salone di Rappresentanza del Comune di Cava de’ Tirreni
DOMENICA 25 MAGGIO 2025
Visita guidata al Castello di S. Adiutore
ORE 11:00 – Castello di S. Adiutore del Comune di Cava de’ Tirreni
MERCOLEDÌ 28 MAGGIO 2025
Conferenza stampa di presentazione
ORE 11:00 – Salone di Rappresentanza del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni
SABATO 31 MAGGIO 2025
Rievocazione Storica – “Cava 1535. L’ingresso dell’Imperatore Carlo V”
ORE 19:00 – Animazioni con artisti lungo i Portici di Corso Umberto I
ORE 20:30 – Corteo Storico (partenza dal Convento di San Francesco)
Percorso: Corso Umberto I – Via G. Accarino – Via T. Cuomo – Piazza Abbro – Piazza Vittorio Emanuele III
ORE 21:45 – Rappresentazione Teatralizzata dell’evento in Piazza Vittorio Emanuele III
SABATO 24 OTTOBRE 2025
Convegno “Giovanni Battista Castaldo e Carlo V”
ORE 18:00 – Salone di Rappresentanza del Comune di Cava de’ Tirreni
“Le Vie di Carlo V” è il progetto culturale, di promozione del territorio e di ricerca storica che vuole promuovere la Città di Cava de’ Tirreni (SA) come centro culturale di rilievo europeo, alla luce dell’approvazione da parte del European Institute of Cultural Routes del Consiglio d’Europa della rete di cooperazione “Itinerari europei di Carlo V”, di cui l’associazione dei Pistonieri e la città di Cava de’ Tirreni sono membri attivi ed alla quale aderiscono numerose città europee legate alla vita dell’imperatore.
Il “Corteo imperiale di Carlo V” è l’evento del progetto culturale che fa rivivere i personaggi e gli episodi storici attraverso forme di spettacolo come il teatro, il folklore, la musica e l’arte in genere, coinvolgendo i soggetti aderenti alla rete di cooperazione e i gruppi storici-folkloristici del territorio, per ricostruire attentamente l’arrivo dell’imperatore nell’antico borgo nel 1535: per un giorno la città rivive l’atmosfera cinquecentesca accogliendo l’imperatore d’Asburgo in viaggio.
Il passaggio di un imperatore
Nel XVI secolo il transito di un Imperatore non era un episodio di semplice viabilità, ma un evento dal peso politico, economico e simbolico formidabile. L’arrivo del sovrano—nel linguaggio cerimoniale chiamato adventus—rappresentava anzitutto un patto di mutua legittimazione: la città, schierata in abiti festivi, consegnava le proprie chiavi in segno di fedeltà; l’Imperatore, in cambio, ribadiva statuti, franchigie e autonomie che regolavano la vita civica.
Per la comunità l’impatto era immediato. Le botteghe raddoppiavano la produzione per rifornire il seguito imperiale; i mercanti allestivano fiere straordinarie mentre le corporazioni imbandivano tavole cariche di vivande esotiche. Se da un lato le casse comunali sostenevano le ingenti spese di ospitalità, dall’altro il privilegio di aver accolto la massima autorità dell’Impero conferiva prestigio durevole: la città veniva percepita come luogo sicuro, ben amministrato, degno di essere interpellato nelle controversie regionali.
Sul piano culturale, il passaggio di un Imperatore innescava una fioritura di cronache, dipinti, e drammi allegorici commissionati per glorificare l’evento. Molti di questi racconti, trasmessi dagli archivisti o rimessi in scena durante le feste popolari, plasmarono l’identità collettiva e crearono tradizioni ancora vive.
Così accadde a Cava de’ Tirreni nel 1535: l’ingresso di Carlo V, scortato da armigeri e accolto da notabili e popolani, suggellò una promessa di protezione imperiale e lasciò un’eredità di diritti civici che la città difese nei secoli, fino a farne oggi materia di rievocazione e orgoglio.
Il corteo di questa edizione
Un rinoceronte
Pregiati abiti d’epoca
I Picchieri
il banditore
I giullari
Armigeri
I popolani
Lo Imperatore de la cava
Gli organizzatori
Nato nel 1975 nel casale omonimo di Cava de’ Tirreni e riconosciuto ufficialmente nel 1980, il sodalizio storico‑folcloristico custodisce l’arte secolare del pistone—l’archibugio a bocca svasata usato dai vecchi miliziani cavesi. Con i colori bianco‑verde del quartiere, il gruppo sfila in costumi seicenteschi, scandendo cerimonie come la Disfida dei Trombonieri e il Corteo Imperiale di Carlo V con spettacolari salve a salve, tamburi e vessilli. Orgoglio del distretto Pasculanum, i Pistonieri portano in Italia e all’estero la memoria armata di una città “nata libera e che libera vuole restare”


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